
- GenerAzioni
- Fano (PU)
La coop Generazioni, composta da 6 giovani under 35, nasce con l’obiettivo di creare lavoro attraverso la valorizzazione di luoghi presenti sul territorio.A partire dal 2017, la coop gestisce la Villa Alta Prelato a cui, nel 2018, si è aggiunta la Villa Bassa. Entrambe le strutture, situate nelle colline di Fano, risalgono alla fine del XVIII secolo e sono attualmente delle case per ferie.La coop ha il proprio core-business nel turismo sociale potendo ospitare gruppi di diverse grandezze, da un minimo di 15 fino a 120 persone. Il target di riferimento è composto da: gruppi ecclesiastici, associazioni, enti, società e privati (principalmente giovani e famiglie) provenienti da tutto il territorio nazionale. I gruppi possono scegliere tra diverse tipologie di servizi, dalla semplice autogestione fino alla pensione completa. I lavoratori e i soci, con CV molto diversi fra loro, si sono formati in itinere, partecipando anche a diversi bandi utili allo sviluppo dell’attività intrapresa
Valutazioni
Archivio valutazioni
Altre certificazioni
Nessuna disponibileAltri marchi aziendali
Nessuno disponibileNeXt Index ESG
2024
37/100
CCC
27 / 100
50 / 100
60 / 100
7.02 / 10
0.00
Aree NeXt Index
L’azienda e il governo dell’organizzazione77 / 100
Le persone e l’ambiente di lavoro44 / 100
I rapporti con i cittadini/consumatori43 / 100
La catena
di fornitura33 / 100
di fornitura33 / 100
I comportamenti verso l’ambiente naturale20 / 100
I comportamenti verso la comunità locale55 / 100
1.1 Trasparenza dei soci e della provenienza del capitale
0%
Criterio: percentuale di capitale sociale riconducibile a soggetti che hanno sedi legali in paradisi fiscali
Esempio: L’azienda X ha un capitale sociale pari a 20.000. Di questo il 2% appartiene a una società che ha sede in un paradiso fiscale. Conseguentemente il punteggio è pari a 4.
Motivazione: IL capitale è composto dalle quote dei soci e dal capitale a riserva ordinaria e straordinaria indicato nei bilanci
Documenti probanti: Bilancio-e-nota-integrativa-2022.pdf
1.2 Cultura e sistemi di contrasto all’illegalità e alla corruzione
tra 11% e 30%
Criterio: controllo della legalità (DURC) dei fornitori espresso in valore percentuale rispetto al numero di fornitori controllati
Esempio: L’azienda X richiede il DURC a tutti i suoi fornitori (6). Tuttavia, nell’annualità di riferimento solo 5 hanno ottemperato a tale richiesta. Quindi la % in oggetto è pari a 5/6*100=83%. Il punteggio è pari a 5.
Motivazione: 2 dei 7 fornitori sono aziende che erogano servizi di fornitura di energia (enel per l’elettricità) e acqua (aset) a livello nazionale e comunale.
1.3 Strategia di direzione e gestione attenta ai diversi portatori d’interesse/stakeholder tenendo conto dei valori dell’inclusione sociale, dell’equità e della parità di genere
Punteggio maggiore di 0 e minore di 2 escluso
Criterio: Grado e modalità di coinvolgimento degli stakeholder (enti di terzo settore, fornitori, clienti e amministrazioni pubbliche) espresso in valore numerico
Esempio: L’azienda X ha un punteggio di coinvolgimento degli stakeholder pari a 2 e quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: La coop coinvolge gli ospiti nella maggior parte dei casi con un incontro conoscitivo in struttura prima del soggiorno; i soci, i soci sovventori e i soci-lavoratori come descritto nel punto seguente.
Il sito non ci da la possibilità di selezionare alcuna opzione che per quanto ci riguarda è “Punteggio maggiore di 2 e minore di 4 escluso”
Il sito non ci da la possibilità di selezionare alcuna opzione che per quanto ci riguarda è “Punteggio maggiore di 2 e minore di 4 escluso”
1.4 Partecipazione e collaborazione dei lavoratori alle scelte strategiche dell’azienda
Criterio: Coinvolgimento dei lavoratori relativo a 10 temi sulla gestione dell’organizzazione e alle modalità di partecipazione
Esempio: L’azienda X ha un punteggio di partecipazione pari a 1,86 e quindi il punteggio è pari a 2.
Motivazione: Tutti i soci della coop e quindi anche i 3 soci lavoratori, si incontrano in media 5-6 volte nell’arco dell’anno per confrontarsi e prendere decisioni sull’azienda. Agli incontri appena descritti si aggiunge l’assemblea dei soci a cui partecipano anche i soci sovventori.
Il sito non ci da la possibilità di selezionare alcuna opzione che per quanto ci riguarda è “livello di partecipazione >=4”
Il sito non ci da la possibilità di selezionare alcuna opzione che per quanto ci riguarda è “livello di partecipazione >=4”
1.5 Differenziale tra la retribuzione minima e massima all’interno dell’azieda e tra umoni e donne
Se il rapporto è pari al massimo a 5 volte e non sono presenti distinzioni di genere
Criterio: Rapporto tra la retribuzione massima, su base annuale – inclusi benefit, etc. – e minima, sempre su base annuale. Presenza o assenza di diseguaglianze di genere nella retribuzione fra uomini e donne, tenendo conto del ruolo e dell’anzianità di servizio.
Esempio: Nell’azienda X la retribuzione massima è un RAL pari
a 80.000 e quella minima è pari a 20.000. Quindi il rapporto è
80.000/20.000=4. Il punteggio è 5.
a 80.000 e quella minima è pari a 20.000. Quindi il rapporto è
80.000/20.000=4. Il punteggio è 5.
Motivazione: Le differenze di retribuzione dipendono principalmente dalla % di part-time per cui i dipendenti sono assunti; per i dipendenti con lo stesso numero di ore lavorative a contratto il rapporto è decisamente inferiore ad un massimo di 5 volte e non è prevista alcuna distinzione di genere.
2.1 Clima di lavoro collaborativo, partecipato e solidale (benessere organizzativo, linguaggio e cultura di genere)
tra 51 e 65
Criterio: livello di soddisfazione presente nell’indagine sul Clima Aziendale, espresso su base 100 (dove 100 è il massimo livello di soddisfazione) [NB: per le aziende sotto i 5 dipendenti tale indicatore può essere non applicabile (NA)]
Esempio: L’azienda X ha adottato un sistema di valutazione del clima organizzativo che restituisce i punteggi su una scala da 1 a 5. Il punteggio medio emerso è di 4,2 che riparametrato su base 100 (4,2*100/5) corrisponde a 84, quindi il punteggio è pari a 5.
Motivazione: NA, tenendo conto del numero di dipendenti e di quanto sopra descritto non viene condotto alcun ti di indagine.
Per quanto concerne l’organizzazione del lavoro quotidiano i dipendenti si confrontano solitamente con cadenza settimanale confermando il pano di lavoro ordinario ed eventualmente stabilendo le modifiche necessarie insieme.
Per quanto concerne l’organizzazione del lavoro quotidiano i dipendenti si confrontano solitamente con cadenza settimanale confermando il pano di lavoro ordinario ed eventualmente stabilendo le modifiche necessarie insieme.
2.2 Rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso la remunerazione equa
Nessun aumento percentuale
Criterio: Scostamento tra il totale delle retribuzioni pagate e i minimi tabellari previsti nei contratti di lavoro applicati (base annua) espresso in valore percentuale.
Esempio: L’azienda X integra in busta paga per tutti i suoi operai (15) un valore corrispondente pari al 7% aggiuntivo di quanto previsto dal CCNL derivante da servizi di welfare aziendale e buoni pasto, per i dirigenti (2) tale valore è pari a 10% derivante dal benefit macchina aziendale. Quindi il valore medio dello scostamento totale è pari a 7,35%. Quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: La remunerazione segue il CCNL
2.3 Dialogo con la rappresentanza organizzata delle lavoratrici e dei lavoratori in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
Non è presente un rappresentante sindacale RSL/RSLT
Criterio: presenza e tipologia di coinvolgimento di un delegato sindacale RSL/RSLT sulle scelte che l’azienda compie in materia di sostenibilità sociale e ambientale. Per le aziende che non obbligate ad avere un rappresentante sindacale RSL/RSLT l’indicatore riguarda la presenza e tipologia di coinvolgimento di una delle organizzazioni sindacali presenti nel territorio in cui opera prevalentemente l’impresa
Esempio: Il delegato sindacale RSL/RSLT è presente e viene informato su tutti gli aspetti che riguardano le scelte che l’azienda compie in materia di sostenibilità ambientale e sociale. Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Il motivo dell’assenza è intuibile da ciò che è stato precedentemente descritto.
2.4 Sistema di conciliazione dei tempi di vita/ lavoro (opportunità di genere, lavoro agile, ecc.)
in azienda sono stati sottoscritti accordi di conciliazione o deliberate unilateralmente più di 2 disposizioni che riguardano tutti i dipendenti o una particolare categoria di dipendenti
Criterio: presenza e tipologia di accordi di conciliazione dei tempi di vita/lavoro.
Esempio: L’azienda X ha sottoscritto un accordo di conciliazione che riguarda tutti i dipendenti in merito alla possibilità di usufruire su base volontaria di due giornate di smart working a settimana da concordare preventivamente con il titolare. Quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Non sono presenti accordi scritti ma, nel limite della tipologia del lavoro svolto, se un dipendente esprime particolari esigenze spesso l’organizzazione del team di lavoro viene modificata per poterle esaudire. Questa modalità “non definita” ma libera è possibile principalmente grazie al basso numero di dipendenti e alla flessibilità dell’organizzazione del lavoro.
2.5 Sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, con riconoscimento delle competenze e delle esperienze personali, tramite
Non è presente formazione continua o la formazione è solo per una delle due categorie indicate (lavoratori o manager) e numero di ore inferiore a 20
Criterio: Calcolare: la media annua, per ogni lavoratore, di ore di formazione e aggiornamento professionale, di aula o equivalenti e la media di ore di formazinoe continua annuale specifica per i manager/dirigenti.
Esempio: L’azienda X per l’annualità di riferimento ha pagato un corso di aggiornamento ai suoi manager (2) della durata di 18 ore. Gli operai hanno svolto un corso di aggiornamento professionale della durata di 24 ore. Conseguentemente per entrambe le categorie sono state svolte ore di formazione, ma per i manager l’ammontare di ore è inferiore a 20, quindi il punteggio è 4.
Motivazione: La formazione viene principalmente effettuata per adempiere alle normative vigenti.
3.1 Strumenti di ascolto, dialogo e relazione con i clienti e/o consumatori finali, per comprendere e aumentare la loro soddisfazione, nel rispetto degli altri stakeholder
Dialogo “bilaterale”: l’azienda ascolta e gestisce la relazione in modo collaborativo
Criterio: Presenza e modalità di dialogo con clienti/consumatori in relazione alla loro soddisfazione sul prodotto/servizio [Non applicabile se la tipologia di attività non consente la predisposizione di un dialogo preventivo e/o riparativo fra leparti]
Esempio: L’azienda X ascolta e gestisce le ralazioni in modo collaborativo in quanto risponde individualmente a ogni richiesta del cliente raccolta tramite social e tramite posta elettronica. Il punteggio è 3.
Motivazione: Ad ogni richiesta si risponde individualmente tramite mail e/o telefono. Con la maggior parte degli organizzatori dei gruppi ospitati avviene almeno un incontro in struttura diversi giorni/settimane prima del soggiorno; in alternativa ciò viene effettuato per telefono. Una delle caratteristiche che contraddistingue l’ospitalità offerta dalla coop è la flessibilità nei confronti delle richieste dei clienti; ciò richiede un frequente dialogo con i propri clienti.
3.2 Informazione completa e documentata ai clienti sulla sostenibilità sociale e ambientale dei prodotti/servizi e dei processi produttivi/ erogazione
Presenza, nell’etichetta o nei materiali informativi di servizi o prodotti realizzati, delle informazioni richieste per legge
Criterio: Informazione sull’etichetta o materiali informativi digitali o fisici di prodotto o servizi realizzati [Non applicabile per le aziende che non realizzano servizi/prodotti per i cittadini]
Esempio: L’azienda X integra su tutto il proprio packaging le informazioni di sintesi della propria sostenibilità sociale e ambientale. Non ha ancora integrato informazioni sulla sostenibilità della catena di fornitura. Il punteggio è 4.
Motivazione: L’ospitalità in autogestione, come capita per la maggior parte dei gruppi ospitati richiede la fornitura di una gamma di prodotti molto limitata.
3.3 Valorizzazione di giovani e studenti quale stimolo per l’innovazione, partnership con i clienti e co-progettazione di prodotti e servizi
L’azienda interagisce rispetto ai prodotti e servizi da lei realizzati con singoli clienti, con un approccio di ascolto attivo e attento anche verso categorie particolari e fragili
Criterio: Presenza e modalità di interazione con il cliente in relazione alla co-progettazione innovativa e/o evolutiva dei prodotti/servizi.
Esempio: L’azienda X organizza annualmente un momento di incontro per l’innovazione dei propri prodotti, aperto a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al coinvolgimento degli ITS locali. Il punteggio è pari 5.
Motivazione: Prima, durante e dopo il soggiorno, i lavoratori della coop si confrontano con i propri clienti i quali appartengono per la maggior parte alla categoria di: bambini, giovani e famiglie.
3.4 Modalità efficaci di gesione e risoluzione dei reclami, garantendo una adeguata gestione delle tempistiche di risposta e del grado di soddisfazione
Modalità di gestione e ricezione dei reclami che soddisfi almeno i primi 3* dei 9 requisiti presenti nella nota
Criterio: presenza e modalità di gestione dei reclami.
Esempio: L’azienda X rispetta i primi tre requisiti riportati in nota: consente sempre al cliente di parlare con un operatore; fornisce una risposta risolutiva e tempestiva; organizza la raccolta dei reclami per migliorare costantemente il servizio. Il punteggio è 3.
* Requisiti di efficacia delle modalità di ricezione e gestione dei reclami. Sono efficaci le modalità che:
– consentano sempre al cliente di parlare (in modo facile e veloce) con un operatore e non esclusivamente con servizi automatizzati;
– diano sempre al consumatore, all’atto della ricezione, una riposta risolutiva o che indichi i tempi di lavorazione del reclamo;
– organizzino la raccolta e il trattamento statistico sistematico dei reclami, in modo da monitorare i frequenti motivi di insoddisfazione dei clienti e porvi rimedio;
– configurino la disponibilità costante dell’azienda ad aderire al tentativo di conciliazione in ADR avviato dal consumatore oppure a proporlo;
– aderiscano ad accordi di conciliazione paritetica con le associazioni dei consumatori;
– rispondano positivamente ad almeno il 70% dei reclami accogliendo le richieste del cliente;
– presentino sul proprio sito web una serie di FAQ specifiche desunte dai reclami ricevuti e dal rispettivo esito (.es. in caso di reclamo per…..l’azienda riconosce….a condizione che…)
– abbiano in essere una collaborazione stabile con una o più associazioni di consumatori per il monitoraggio della relazione con i clienti
– non abbiano subito, all’esito di un’istruttoria AGCM (Autorità Antitrust) provvedimenti di sanzione o inibitoria per pratiche commerciali scorrette
– consentano sempre al cliente di parlare (in modo facile e veloce) con un operatore e non esclusivamente con servizi automatizzati;
– diano sempre al consumatore, all’atto della ricezione, una riposta risolutiva o che indichi i tempi di lavorazione del reclamo;
– organizzino la raccolta e il trattamento statistico sistematico dei reclami, in modo da monitorare i frequenti motivi di insoddisfazione dei clienti e porvi rimedio;
– configurino la disponibilità costante dell’azienda ad aderire al tentativo di conciliazione in ADR avviato dal consumatore oppure a proporlo;
– aderiscano ad accordi di conciliazione paritetica con le associazioni dei consumatori;
– rispondano positivamente ad almeno il 70% dei reclami accogliendo le richieste del cliente;
– presentino sul proprio sito web una serie di FAQ specifiche desunte dai reclami ricevuti e dal rispettivo esito (.es. in caso di reclamo per…..l’azienda riconosce….a condizione che…)
– abbiano in essere una collaborazione stabile con una o più associazioni di consumatori per il monitoraggio della relazione con i clienti
– non abbiano subito, all’esito di un’istruttoria AGCM (Autorità Antitrust) provvedimenti di sanzione o inibitoria per pratiche commerciali scorrette
Motivazione: Si richiama a quanto descritto in precedenza: il contatto personale con l’ospite prima, durante e alla fine del soggiorno avviene sempre.
3.5 Misurazione del tasso di soddisfazione dei consumatori
inferiore al 60%
Criterio: Percentuale di soddisfazione del cliente rilevata dall’impresa tramite apposite modalità di indagine (da epslicitare nella colonna dedicata alle motivazioni), come ad esempio questionari di gradimento generici o specifici (su diversi aspetti del prodotto/servizio), monitoraggio delle recensioni sui social, grado di fidelizzazione del cliente, etc.
Esempio: L’azienda X rileva a distanza di un anno dall’acquisto la soddisfazione del cliente tramite un questionario online sull’affidabilità e le prestazioni del prodotto specifico, su una scala da 1 a 5 (1 non soddisfatto, 2 poco soddisfato, 3 abbastanza soddisfatto, 4 soddisfatto, 5 molto soddisfatto). Il 75% dei clienti nell’ultimo anno ha registrato punteggi superiori a 3 (4 o 5) e quindi si è dimostrato soddisfatto o molto soddisfatto. Il punteggio è pari 3.
Motivazione: Non viene effettuata una rilevazione scritta del tasso di soddisfazione dei clienti.
4.1 Tracciabilità della catena di fornitura
Nessuna pubblicazione
Criterio: visibilità pubblica dei fornitori sul sito (o qualora non presente sulla pagina isitutuzionale social) dell’azienda, espresso in valore percentuale (rapporto tra % fornitori rispetto al totale)
Esempio: L’azienda X ha 6 fornitori. Di questi 4 appaione espressamente sul sito dell’azienda. Conseguentemente il rapporto percentuale è pari a 66,7%. Il punteggio conseguito dall’azienda X è 5.
Motivazione: Nessuna pubblicazione
4.2 Attivazione di criteri e procedure, relative alla scelta dei fornitori, basati anche sulla sostenibilità socio-ambientale
Nessun criterio di sostenibilità
Criterio: rapporto tra i fornitori sostenibili in materia socioambientale, rispetto al totale dei fornitori espresso in valore percentuale (fra i fornitori, solo al numeratore non devono essere presi in considerazione quelli per i quali sono state previste aste al ribasso basate solo sul prezzo minimo e senza incentivazione dei buyers basati solo sul risparmio economico)
Esempio: L’azienda X riconosce la necessità di certificazioni socioambientali e per tale ragione mappa i suoi fornitori che le hanno. Ad oggi solo 3 fornitori su 6 hanno certificazioni (3/6=50%). Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Nessun criterio di sostenibilità
4.3 Adozione e applicazione di strumenti di monitoraggio, da parte dei propri fornitori, del grado di applicazione dei criteri di sostenibilità sociale e ambientale
Nessuna verifica di sostenibilità
Criterio: monitoraggio del rispetto, da parte dei fornitori, del proprio codice di condotta o piano per i diritti umani attraverso visite ai fornitori stessi, interviste ai manager e ai lavoratori, ma anche altri strumenti di monitoraggio e controllo quali, ad esempio autodichiarazioni, certificazioni richieste, o altre modalità adottate dall’azienda, espresso in valore percentuale (% di fornitori controllati/monitorati rispetto ai fornitori dell’azienda)
Esempio: L’azienda X adotta un codice di condotta per il monitoraggio dei suoi fornitori che prevede un’intervista annuale di controllo ai fornitori che l’hanno sottoscritto. Ad oggi 2 sono i fornitori che adottano tale procedura (2/6=33,2%). Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Nessuna verifica di sostenibilità
4.4 Patti equi e trasparenti per i pagamenti dei fornitori
Inferiore al 10%
Criterio: pagamenti in ritardo rispetto al totale dei pagamenti effettuati ai fornitori, espresso in valore percentuale
Esempio: Ad oggi l’azienda X è in ritardo su 4 pagamenti a fronte di 10 fatture ricevute. Quindi la percentuale è pari a 4/10=40%. Il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Non ci sono ritardi nei pagamenti.
4.5 Rispetto ai fornitori vengono rispettati i principi dell’approvvigionamento sostenibile per l’acquisto di prodotti grezzi o trasformati
Inferiore al 10%
Criterio: rapporto tra la spesa di materiali, strumenti e prodotti acquistati secondo requisiti certificati di sostenibilità ambientale e sociale, rispetto alla totalità della spesa degli acquisti effettuati, espresso in valore percentuale.
Esempio: Ad oggi l’azienda X ha realizzato spese in materiali/strumenti/prodotti per un importo complessivo pari a 10.000 euro. Tuttavia, di questi solo 2.000 sono riconducibili a materiali certificati sostenibili. Quindi la percentuale è pari a 2.000/10.000=20%. Il punteggio è pari a 2.
Motivazione: Non siamo in grado di quantificarlo.
5.1 Misure di contrasto al cambiamento climatico e di riduzione dei consumi energetici, attraverso la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti
Non faccio un’analisi delle emissioni di gas climalteranti o la variazione è positiva
Criterio: variazione percentuale negli ultimi due anni fra il rapporto delle emissioni calcolate tramite scope 1, 2 e 3 (per le micro e le piccole aziende solo scope1, per le medie scope 1 e 2, per le grandi scope 1, 2 e3) e il fatturato.
Esempio: il valore di scope 1 e scope 2 è pari a 3256 tonnellate nell’anno t-1 e di 2756 nell’anno t. Il fatturato nel primo anno è pari a 3,9 milioni, mentre nel secondo a 4,3 milioni. Il rapporto nell’anno t-1 è pari a 3256/3900000=0,00083; nell’anno t è pari a 2756/4300000=0,00064. Quindi la variazione percentuale è pari a (0,00064-0,00083)/0,00083*100=-22,89%. Essendo tale valore inferiore a -15%, il punteggio è pari a 5.
Motivazione: Non facciamo un’analisi delle emissioni di gas climalteranti; la variazione è sicuramente positiva.
La struttura si trova sotto tutela storica e ambientale; non c’è quindi la possibilità di fare ad esempio investimenti riguardante l’installazione di pannelli solari o similari.
La struttura si trova sotto tutela storica e ambientale; non c’è quindi la possibilità di fare ad esempio investimenti riguardante l’installazione di pannelli solari o similari.
5.2 Approccio di economia circolare attraverso una corretta gestione degli imballi, materie prime seconde, scarti e rifiuti
Non viene misurato o non è aumentato
Criterio: Somma in valore assoluto tra la riduzione percentuale dei rifiuti prodotti e l’aumento percentuale del materiale acquistato per la produzione e/o per l’erogazione dei propri servizi provenienti da processi di riciclo (interni o esterni).
Non si devono tenere in considerazione acqua, gas ed energia elettrica.
Non si devono tenere in considerazione acqua, gas ed energia elettrica.
Esempio: L’azienda X in questa annualità ha prodotto 1 tonnellata di rifiuti, mentre nell’annualità precedente tale numero ammontava a 1,1. Quindi la riduzione percentuale è pari a -((1-1,1)/1,1)*100=9%. Durante medesima annualità la percentuale di materie prime utilizzate derivanti da un processo di riciclo (plastica riciclata) è cresciuta dal 10% al 15%. Quindi la percentuale di aumento è pari a ((0,15-0,1)/0,1)*100=50%. La somma delle due percentuali è pari a 59%. Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Non siamo in grado di quantificarlo.
5.3 Programmi di approvvigionamento da fonti rinnovabili
Inferiore al 20%
Criterio: Percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Esempio: Il consumo dell’azienda X di energa è pari a 1000kw. Di questi il 50% è autoprodotto tramite pannelli solari. Un ulteriore 30% proviene da fonti rinnovabili ma è acquisita tramite fornitore esterno. La percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili è pari a 80. Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: La struttura si trova sotto tutela storica e ambientale; non c’è quindi la possibilità di fare ad esempio investimenti riguardante l’installazione di pannelli solari o similari. La zona non è metanizzata e quindi per quanto riguarda il riscaldamento l’impianto è alimentato a GPL.
L’approvvigionamento da fonti rinnovabili è soltanto quello indicato dal fornitore di energia elettrica in bolletta (36,84%).
L’approvvigionamento da fonti rinnovabili è soltanto quello indicato dal fornitore di energia elettrica in bolletta (36,84%).
5.4 Informazione promossa dall’azienda finalizzata all’educazione dei cittadini al rispetto dell’ambiente
Informazione sull’educazione ambientale inferiore al 20% dei prodotti/servizi
Criterio: presenza di informazioni e messaggi educativi sui propri prodotti e servizi, espresso in valore percentuale (ad esempio se il totale dei prodotti/servizi è 100 e l’azienda fornisce informazioni sull’educazione ambientale su 30 prodotti, il risultato è 30%)
Esempio: L’azienda X accompagna 2 dei suoi 10 prodotti con un depliant illustrativo di come il packaging di tali prodotti provenga da materie riciclate e come le stesse possano dare origine ad ulteriori processi di riciclo.
Conseguentemente il 20% dei prodotti riporta spunti di educazione ambientale. Il punteggio è 2.
Conseguentemente il 20% dei prodotti riporta spunti di educazione ambientale. Il punteggio è 2.
Motivazione: Informazione sull’educazione ambientale inferiore al 20% dei prodotti/servizi
5.5 Consumo responsabile delle risorse non rinnovabili
Non viene misurato o il trend è in aumento
Criterio: Somma in valore assoluto tra le riduzioni percentuali del consumo annuo delle diverse risorse non rinnovabili (acqua, gas, petrolio e suoi derivati, carbone, combustibili fossili e nucleari, minerali terrestri e minerali metalliferi).
Esempio: L’azienda X non utilizza petrolio, carbone e combustibili fossili e nucleari. Nell’annualità passata ha consumato 10 mc di acqua e 20 mc di gas. Nell’annualità in corso tali valori sono rispettivamente diminuiti a 8 e 15. Conseguentemente il trend biennale di riduzione è pari -((8-10)/10*100)=20% e -((15-20)/20*100)=25%, quindi la riduzione complessiva è pari al 45%. Il punteggio attribuibile è 4.
Motivazione: IL trend è variabile e quindi non misurabile in quanto dipende dall’occupazione delle strutture.
6.1 Apertura e confronto in relazione all’attività aziendale e alle sue ricadute con le comunità locali e i cittadini
tra 2% e 4%
Criterio: ore lavorative dedicate ad attività come ad es. incontri culturali ed iniziative dedicate al territorio, ragguagliate al monte ore mensile dei dipendenti ed espresso in valore percentuale.
Esempio: L’azienda X ha previsto contrattualmente di far dedicare 2 ore al mese per ciascun operaio ad attività di formazione professionalizzante ai ragazzi del vicino istituto tecnico superiore. Quindi le ore di volontariato sono pari a 2*15=30, che corrispondono all’1,6% (30/(120*15)*100) del monte ore. Quinidi il punteggio è pari a 2.
Motivazione: Nel corso dell’anno diversi eventi ospitati nelle strutture sono in collaborazioni con associazioni e organizzazioni che aprono a tutta la cittadinanza le loro iniziative. Inoltre ogni primo maggio entrambe le Ville vengono rese disponibili gratuitamente a chiunque lo desideri con il supporto dei lavoratori e dei soci della coop.
6.2 Dialogo costante e azioni condivise con gli stakeholder del territorio
tra 2 e 5
Criterio: media incontri annuali per ogni categoria di stakeholder – associazioni, istituzioni, scuole/università, altre imprese (iniziative e tavoli di lavoro)
Esempio: L’azienda X realizza un incontro mensile aperto alle associazioni del quartiere e un incontro semestrale con l’amministrazione comunale. I contatti con le scuole sono quadrimestrali. Non si registrano altre tipologie di incontri.
Quindi la media, considerati gli stakeholder riportati nel criterio, è pari a: (12+2+3+0)/4=4,25. Quindi il punteggio è pari a 3.
Quindi la media, considerati gli stakeholder riportati nel criterio, è pari a: (12+2+3+0)/4=4,25. Quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Il calcolo si basa sulla media dei gruppi ospitati nell’arco di un mese.
6.3 Partecipazione e supporto alle politiche di sviluppo del territorio, anche attraverso progetti per la valorizzazione del patrimonio della comunità locale
Tra zero e 2%
Criterio: importo destinato a progetti a supporto delle politiche di sviluppo del territorio, espresso in valore percentuale rispetto al fatturato aziendale.
Esempio: L’azienda X nell’ultima annualità ha registrato un fatturato pari a 3 milioni di euro. L’azienda destina annualmente 20.000 euro al mantenimento del decoro dell’area verde nei pressi del proprio stabilimento al fine di renderla accessibile non solo ai propri dipendenti ma anche alla popolazione locale. Quindi la percentuale per questo anno è pari a 20.000/3.000.000=0,66%. Quindi il punteggio è pari a 2.
Motivazione: Almeno uno dei lavoratori a chiamata svolge esclusivamente la manutenzione dei 5 ettari di parco che circondano le strutture.
6.4 Promozione e incremento dell’occupazione stabile sul territorio
Superiore all’80%
Criterio: percentuale di lavoratori e lavoratrici assunti a tempo indeterminato e che sono domiciliati in un raggio di 15km dalla sede aziendale (legale o operativa) o nel medesimo comune sul totale dei lavoratori e lavoratrici.
Esempio: Dei 17 lavoratori (15 operai e 2 manager) che lavorano per l’azienda X, 13 sono domiciliati nel comune della sede operativa. Due dei rimanenti 4 pur non essendo domiciliati nel comune sono comunque in un raggio di 15 km (da google maps). 2 invece abitano oltre tale raggio. Conseguentemente la percentuale è pari a (13+2)/17=88%. Quindi il punteggio è pari a 5.
Motivazione: Tutti e 3 i dipendenti sono domiciliati entro i 15km dalle strutture e dalla sede operativa della coop.
6.5 Collaborazione con altre imprese o soggetti del territorio per realizzare la propria mission in una logica di rete
Inferiore al 10%
Criterio: acquisti esterni, effettuati sul territorio (entro 50 km di raggio dalla sede operativa), che favoriscono le filiere locali e il non profit, espresso in valore percentuale.
Esempio: L’azienda X ha effettuato nell’annualità in corso acquisti per 800.000 euro. Di questi 500.000 sono stati fatti presso aziende fornitrici locali (all’interno di 50 km) dalla sede operativa. Quindi la percentuale è pari a 500.000/800.000*100=62%. Il punteggio è pari a 5.
Motivazione: Non siamo in grado di quantificarlo.
Compliance frameworks
Obiettivi di sviluppo sostenibile
38%
34%
37%
46%
30%
38%
26%
50%
42%
69%
43%
38%
32%
28%
29%
50%
45%
Benessere equo e sostenibile
48%
42%
49%
48%
49%
50%
33%
50%
48%
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