
- Node Soc. Coop.
- Roma (RM)
- Sito
Siamo una cooperativa specializzata in servizi digitali, siamo la società di sistema di Confcooperative, e siamo il punto di riferimento per le cooperative nel raggiungimento dei risultati dell’innovazione.
Valutazioni
Archivio valutazioni
Nessuna disponibileAltre certificazioni
- ISO 270001:2013
- UNI EN ISO 9001:2015
Altri marchi aziendali
Nessuno disponibileNeXt Index ESG
2023
52/100
B
48 / 100
57 / 100
69 / 100
4.68 / 10
0.00
Aree NeXt Index
L’azienda e il governo dell’organizzazione73 / 100
Le persone e l’ambiente di lavoro59 / 100
I rapporti con i cittadini/consumatori65 / 100
La catena
di fornitura54 / 100
di fornitura54 / 100
I comportamenti verso l’ambiente naturale41 / 100
I comportamenti verso la comunità locale55 / 100
1.1 Trasparenza dei soci e della provenienza del capitale
0%
Criterio: percentuale di capitale sociale riconducibile a soggetti che hanno sedi legali in paradisi fiscali
Esempio: L’azienda X ha un capitale sociale pari a 20.000. Di questo il 2% appartiene a una società che ha sede in un paradiso fiscale. Conseguentemente il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Node ha 34 soci e sono:
Confederazione Cooperative Italiane Via Torino, 146 – 00184 – Roma
Fondosviluppo SpA (socio ordinario) Via Torino, 153 – 00184 – Roma
Gruppo Cooperativo CGM (C.G.M. Cons. Gino Mattarelli) Via Ermanno Barigozzi, 24 – 20138 – Milano
B.MORE SERVIZI PER L’IMPRESA SOC.COOP Via Emilia Ovest 101 – 41124 Modena
Confcooper Consorzio Nazionale fra Enti Cooperativi Scarl Via Torino, 153 – 00184 – Roma
Consorzio Beni culturali Italia Via Torino, 146 – 00184 – Roma
INECOOP Ist. Nazionale per l’educazione cooperativa Via Torino, 146 – 00184 – Roma
ITALIA CONSULTING NETWORK SPA Via Torino, 153 – 00184 – Roma
Ciclat Consorzio Italiano Cooperative Lavoratori Ausiliari Traffico Via Calzoni, 1/3 – 40128 – Bologna
LEADER Società Cooperativa Consortile Viale Einaudi, 15 -70125 – Bari
Promocoop Lombardia Via Fabio Filzi, 17 – 20124 – Milano
Federazione Trentina delle cooperative Via Segantini, 10 – 38122 -Trento
Elabora Sicilia scarl Via Roma, 457 – 90139 – Palermo
Centro Servizi Impresa Via Del Seminario Maggiore, 11 – 85100 – Potenza
Irecoop Emilia Romagna Scarl Via Calzoni, 1/3 – 40128 – Bologna
Irecoop Lombardia Via Fabio Filzi, 17 – 20124 – Milano
Irecoop Piemonte Scarl Via Cascina Colombaro 56 – 12100 – Cuneo
Irecoop Toscana s.c. Piazza S. Lorenzo, 1 -50123 – Firenze
Irecoop Impresa Sociale Via della Pallotta 12 – 06126 – Perugia
Irecoop Veneto (Associazione) Via G. Savelli, 128 – 35129 – Padova
ATAI Centro Servizi Imprese Soc. Coop. Viale Donato Bramante, 3/D – 05100 – Terni
ASSOCOOP SRL Via XX Settembre, 72 – 25121 – Brescia
Sedoc Servizi Scrl Via XX Settembre, 72 – 25121 – Brescia
Centro servizi COESI soc. coop. Via C. Serassi, 7 – 24125 – Bergamo
Cooperservizi Soc. Coop. Viale Europa, 59 – 53100 SIENA
Cesicoop Scarl Catania Piazza Pietro Lupo, 8 95127 CT
Unioncoop Centro SERVIZI Cuneo Via Cascina Colombaro, 56 – 12100 – Cuneo
Unioncoop Torino Soc. Coop. Corso Francia, 15 – 10138 – Torino
Confcooperative Milano Navigli Via Decorati al Valor Civile, 15 – 20138 – Milano
LINKER ROMAGNA Via Dell’Arrigoni, 308 – 47522 – Cesena
SITER Soc. Coop. Via Calzoni, 1/3 – 40128 – Bologna
CON.A.S.T. Consorzio Nazionale Produzione e lavoro scarl Via A. Diaz, 17 – 25121 – Brescia
Centro Turistico Cooperativo Via Torino, 146 – 00184 – Roma
Cattolica popolare Piazza Garibaldi, 10 – 70056 – Molfetta – Bari
Confederazione Cooperative Italiane Via Torino, 146 – 00184 – Roma
Fondosviluppo SpA (socio ordinario) Via Torino, 153 – 00184 – Roma
Gruppo Cooperativo CGM (C.G.M. Cons. Gino Mattarelli) Via Ermanno Barigozzi, 24 – 20138 – Milano
B.MORE SERVIZI PER L’IMPRESA SOC.COOP Via Emilia Ovest 101 – 41124 Modena
Confcooper Consorzio Nazionale fra Enti Cooperativi Scarl Via Torino, 153 – 00184 – Roma
Consorzio Beni culturali Italia Via Torino, 146 – 00184 – Roma
INECOOP Ist. Nazionale per l’educazione cooperativa Via Torino, 146 – 00184 – Roma
ITALIA CONSULTING NETWORK SPA Via Torino, 153 – 00184 – Roma
Ciclat Consorzio Italiano Cooperative Lavoratori Ausiliari Traffico Via Calzoni, 1/3 – 40128 – Bologna
LEADER Società Cooperativa Consortile Viale Einaudi, 15 -70125 – Bari
Promocoop Lombardia Via Fabio Filzi, 17 – 20124 – Milano
Federazione Trentina delle cooperative Via Segantini, 10 – 38122 -Trento
Elabora Sicilia scarl Via Roma, 457 – 90139 – Palermo
Centro Servizi Impresa Via Del Seminario Maggiore, 11 – 85100 – Potenza
Irecoop Emilia Romagna Scarl Via Calzoni, 1/3 – 40128 – Bologna
Irecoop Lombardia Via Fabio Filzi, 17 – 20124 – Milano
Irecoop Piemonte Scarl Via Cascina Colombaro 56 – 12100 – Cuneo
Irecoop Toscana s.c. Piazza S. Lorenzo, 1 -50123 – Firenze
Irecoop Impresa Sociale Via della Pallotta 12 – 06126 – Perugia
Irecoop Veneto (Associazione) Via G. Savelli, 128 – 35129 – Padova
ATAI Centro Servizi Imprese Soc. Coop. Viale Donato Bramante, 3/D – 05100 – Terni
ASSOCOOP SRL Via XX Settembre, 72 – 25121 – Brescia
Sedoc Servizi Scrl Via XX Settembre, 72 – 25121 – Brescia
Centro servizi COESI soc. coop. Via C. Serassi, 7 – 24125 – Bergamo
Cooperservizi Soc. Coop. Viale Europa, 59 – 53100 SIENA
Cesicoop Scarl Catania Piazza Pietro Lupo, 8 95127 CT
Unioncoop Centro SERVIZI Cuneo Via Cascina Colombaro, 56 – 12100 – Cuneo
Unioncoop Torino Soc. Coop. Corso Francia, 15 – 10138 – Torino
Confcooperative Milano Navigli Via Decorati al Valor Civile, 15 – 20138 – Milano
LINKER ROMAGNA Via Dell’Arrigoni, 308 – 47522 – Cesena
SITER Soc. Coop. Via Calzoni, 1/3 – 40128 – Bologna
CON.A.S.T. Consorzio Nazionale Produzione e lavoro scarl Via A. Diaz, 17 – 25121 – Brescia
Centro Turistico Cooperativo Via Torino, 146 – 00184 – Roma
Cattolica popolare Piazza Garibaldi, 10 – 70056 – Molfetta – Bari
Documenti probanti: Visura-Node-al-16_11_2023.pdf
1.2 Cultura e sistemi di contrasto all’illegalità e alla corruzione
Inferiore al 10%
Criterio: controllo della legalità (DURC) dei fornitori espresso in valore percentuale rispetto al numero di fornitori controllati
Esempio: L’azienda X richiede il DURC a tutti i suoi fornitori (6). Tuttavia, nell’annualità di riferimento solo 5 hanno ottemperato a tale richiesta. Quindi la % in oggetto è pari a 5/6*100=83%. Il punteggio è pari a 5.
Motivazione: Attualmente non viene richiesto il DURC ma viene effettuato un controllo sulla qualità del fornitore in generale.
1.3 Strategia di direzione e gestione attenta ai diversi portatori d’interesse/stakeholder tenendo conto dei valori dell’inclusione sociale, dell’equità e della parità di genere
Punteggio maggiore di 4 e minore di 6 escluso
Criterio: Grado e modalità di coinvolgimento degli stakeholder (enti di terzo settore, fornitori, clienti e amministrazioni pubbliche) espresso in valore numerico
Esempio: L’azienda X ha un punteggio di coinvolgimento degli stakeholder pari a 2 e quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Punteggio maggiore di 4 e minore di 6 escluso
1.4 Partecipazione e collaborazione dei lavoratori alle scelte strategiche dell’azienda
livello di partecipazione tra 2 e 3 escluso
Criterio: Coinvolgimento dei lavoratori relativo a 10 temi sulla gestione dell’organizzazione e alle modalità di partecipazione
Esempio: L’azienda X ha un punteggio di partecipazione pari a 1,86 e quindi il punteggio è pari a 2.
Motivazione: Analisi SWOT come strumento di collaborazione e riunioni periodiche per valutare situazione attuale, idee e bisogni.
1.5 Differenziale tra la retribuzione minima e massima all’interno dell’azieda e tra umoni e donne
Se il rapporto è pari al massimo a 5 volte e non sono presenti distinzioni di genere
Criterio: Rapporto tra la retribuzione massima, su base annuale – inclusi benefit, etc. – e minima, sempre su base annuale. Presenza o assenza di diseguaglianze di genere nella retribuzione fra uomini e donne, tenendo conto del ruolo e dell’anzianità di servizio.
Esempio: Nell’azienda X la retribuzione massima è un RAL pari
a 80.000 e quella minima è pari a 20.000. Quindi il rapporto è
80.000/20.000=4. Il punteggio è 5.
a 80.000 e quella minima è pari a 20.000. Quindi il rapporto è
80.000/20.000=4. Il punteggio è 5.
Motivazione: Max 75.000
Min 26.000
Min 26.000
2.1 Clima di lavoro collaborativo, partecipato e solidale (benessere organizzativo, linguaggio e cultura di genere)
Non conduce alcun tipo di indagine o i risultati sono inferiore al 40%
Criterio: livello di soddisfazione presente nell’indagine sul Clima Aziendale, espresso su base 100 (dove 100 è il massimo livello di soddisfazione) [NB: per le aziende sotto i 5 dipendenti tale indicatore può essere non applicabile (NA)]
Esempio: L’azienda X ha adottato un sistema di valutazione del clima organizzativo che restituisce i punteggi su una scala da 1 a 5. Il punteggio medio emerso è di 4,2 che riparametrato su base 100 (4,2*100/5) corrisponde a 84, quindi il punteggio è pari a 5.
Motivazione: Al momento non eseguiamo una indagine
2.2 Rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso la remunerazione equa
Se in azienda la retribuzione è superiore dal 5% al 10% a quella dei CCNL firmato dalle OO.SS. più rappresentative
Criterio: Scostamento tra il totale delle retribuzioni pagate e i minimi tabellari previsti nei contratti di lavoro applicati (base annua) espresso in valore percentuale.
Esempio: L’azienda X integra in busta paga per tutti i suoi operai (15) un valore corrispondente pari al 7% aggiuntivo di quanto previsto dal CCNL derivante da servizi di welfare aziendale e buoni pasto, per i dirigenti (2) tale valore è pari a 10% derivante dal benefit macchina aziendale. Quindi il valore medio dello scostamento totale è pari a 7,35%. Quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Buoni welfare, ticket restaurant, premi aziendali
2.3 Dialogo con la rappresentanza organizzata delle lavoratrici e dei lavoratori in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
È presente, viene informato e consultato su tutti gli aspetti
Criterio: presenza e tipologia di coinvolgimento di un delegato sindacale RSA/RSU sulle scelte che l’azienda compie in materia di sostenibilità sociale e ambientale. Per le aziende che non obbligate ad avere un rappresentante sindacale RSU/RSA l’indicatore riguarda la presenza e tipologia di coinvolgimento di una delle organizzazioni sindacali presenti nel territorio in cui opera prevalentemente l’impresa
Esempio: Il delegato sindacale RSA/RSU è presente e viene informato su tutti gli aspetti che riguardano le scelte che l’azienda compie in materia di sostenibilità ambientale e sociale. Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Non abbiamo un rappresentante sindacale, ma abbiamo un consulente esterno che si occupa di sicurezza sul luogo del lavoro D.LGS 81.08 e un RLS in azienda che è il rappresentante dei lavoratori.
2.4 Sistema di conciliazione dei tempi di vita/ lavoro (opportunità di genere, lavoro agile, ecc.)
in azienda è stato sottoscritto un accordo di conciliazione o deliberata unilateralmente una disposizione che riguardano tutti dipendenti
Criterio: presenza e tipologia di accordi di conciliazione dei tempi di vita/lavoro.
Esempio: L’azienda X ha sottoscritto un accordo di conciliazione che riguarda tutti i dipendenti in merito alla possibilità di usufruire su base volontaria di due giornate di smart working a settimana da concordare preventivamente con il titolare. Quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Contratto individuale su base volontaria per il lavoro agile.
2.5 Sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, con riconoscimento delle competenze e delle esperienze personali, tramite
Formazione per entrambe le categorie indicate (lavoratori e manager) e numero di ore per ciascuna di esse inferiore a 20
Criterio: Calcolare: la media annua, per ogni lavoratore, di ore di formazione e aggiornamento professionale, di aula o equivalenti e la media di ore di formazinoe continua annuale specifica per i manager/dirigenti.
Esempio: L’azienda X per l’annualità di riferimento ha pagato un corso di aggiornamento ai suoi manager (2) della durata di 18 ore. Gli operai hanno svolto un corso di aggiornamento professionale della durata di 24 ore. Conseguentemente per entrambe le categorie sono state svolte ore di formazione, ma per i manager l’ammontare di ore è inferiore a 20, quindi il punteggio è 4.
Motivazione: 16 ore di formazione media annuali
3.1 Strumenti di ascolto, dialogo e relazione con i clienti e/o consumatori finali, per comprendere e aumentare la loro soddisfazione, nel rispetto degli altri stakeholder
Dialogo “bilaterale”: l’azienda ascolta e gestisce la relazione in modo collaborativo
Criterio: Presenza e modalità di dialogo con clienti/consumatori in relazione alla loro soddisfazione sul prodotto/servizio [Non applicabile se la tipologia di attività non consente la predisposizione di un dialogo preventivo e/o riparativo fra leparti]
Esempio: L’azienda X ascolta e gestisce le ralazioni in modo collaborativo in quanto risponde individualmente a ogni richiesta del cliente raccolta tramite social e tramite posta elettronica. Il punteggio è 3.
Motivazione: ogni area ha delle figure di riferimento per la gestione del rapporto con il cliente.
3.2 Informazione completa e documentata ai clienti sulla sostenibilità sociale e ambientale dei prodotti/servizi e dei processi produttivi/ erogazione
Presenza, nell’etichetta o nei materiali informativi di servizi o prodotti, di informazioni aggiuntive rispetto a quelle richieste per legge
Criterio: Informazione sull’etichetta o materiali informativi digitali o fisici di prodotto o servizi realizzati [Non applicabile per le aziende che non realizzano servizi/prodotti per i cittadini]
Esempio: L’azienda X integra su tutto il proprio packaging le informazioni di sintesi della propria sostenibilità sociale e ambientale. Non ha ancora integrato informazioni sulla sostenibilità della catena di fornitura. Il punteggio è 4.
Motivazione: utilizzo dei loghi/marchi sui documenti aziendali delle certificazioni dei sistemi di gestione adottati e pubblicazioni sul sito web.
3.3 Valorizzazione di giovani e studenti quale stimolo per l’innovazione, partnership con i clienti e co-progettazione di prodotti e servizi
L’azienda interagisce con le associazioni dei consumatori rispetto ai prodotti e servizi da lei realizzati
Criterio: Presenza e modalità di interazione con il cliente in relazione alla co-progettazione innovativa e/o evolutiva dei prodotti/servizi.
Esempio: L’azienda X organizza annualmente un momento di incontro per l’innovazione dei propri prodotti, aperto a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione al coinvolgimento degli ITS locali. Il punteggio è pari 5.
Motivazione: interviste, incontri dedicati, partecipazione a progetti, questionari
3.4 Modalità efficaci di gesione e risoluzione dei reclami, garantendo una adeguata gestione delle tempistiche di risposta e del grado di soddisfazione
Modalità di gestione e ricezione dei reclami che soddisfi almeno 5 dei 9 requisiti presenti nella nota, compresi i primi tre
Criterio: presenza e modalità di gestione dei reclami.
Esempio: L’azienda X rispetta i primi tre requisiti riportati in nota: consente sempre al cliente di parlare con un operatore; fornisce una risposta risolutiva e tempestiva; organizza la raccolta dei reclami per migliorare costantemente il servizio. Il punteggio è 3.
* Requisiti di efficacia delle modalità di ricezione e gestione dei reclami. Sono efficaci le modalità che:
– consentano sempre al cliente di parlare (in modo facile e veloce) con un operatore e non esclusivamente con servizi automatizzati;
– diano sempre al consumatore, all’atto della ricezione, una riposta risolutiva o che indichi i tempi di lavorazione del reclamo;
– organizzino la raccolta e il trattamento statistico sistematico dei reclami, in modo da monitorare i frequenti motivi di insoddisfazione dei clienti e porvi rimedio;
– configurino la disponibilità costante dell’azienda ad aderire al tentativo di conciliazione in ADR avviato dal consumatore oppure a proporlo;
– aderiscano ad accordi di conciliazione paritetica con le associazioni dei consumatori;
– rispondano positivamente ad almeno il 70% dei reclami accogliendo le richieste del cliente;
– presentino sul proprio sito web una serie di FAQ specifiche desunte dai reclami ricevuti e dal rispettivo esito (.es. in caso di reclamo per…..l’azienda riconosce….a condizione che…)
– abbiano in essere una collaborazione stabile con una o più associazioni di consumatori per il monitoraggio della relazione con i clienti
– non abbiano subito, all’esito di un’istruttoria AGCM (Autorità Antitrust) provvedimenti di sanzione o inibitoria per pratiche commerciali scorrette
– consentano sempre al cliente di parlare (in modo facile e veloce) con un operatore e non esclusivamente con servizi automatizzati;
– diano sempre al consumatore, all’atto della ricezione, una riposta risolutiva o che indichi i tempi di lavorazione del reclamo;
– organizzino la raccolta e il trattamento statistico sistematico dei reclami, in modo da monitorare i frequenti motivi di insoddisfazione dei clienti e porvi rimedio;
– configurino la disponibilità costante dell’azienda ad aderire al tentativo di conciliazione in ADR avviato dal consumatore oppure a proporlo;
– aderiscano ad accordi di conciliazione paritetica con le associazioni dei consumatori;
– rispondano positivamente ad almeno il 70% dei reclami accogliendo le richieste del cliente;
– presentino sul proprio sito web una serie di FAQ specifiche desunte dai reclami ricevuti e dal rispettivo esito (.es. in caso di reclamo per…..l’azienda riconosce….a condizione che…)
– abbiano in essere una collaborazione stabile con una o più associazioni di consumatori per il monitoraggio della relazione con i clienti
– non abbiano subito, all’esito di un’istruttoria AGCM (Autorità Antitrust) provvedimenti di sanzione o inibitoria per pratiche commerciali scorrette
Motivazione: consentano sempre al cliente di parlare (in modo facile e veloce) con un operatore e non esclusivamente con servizi automatizzati; – diano sempre al consumatore, all’atto della ricezione, una riposta risolutiva o che indichi i tempi di lavorazione del reclamo; – organizzino la raccolta e il trattamento statistico sistematico dei reclami, in modo da monitorare i frequenti motivi di insoddisfazione dei clienti e porvi rimedio; rispondano positivamente ad almeno il 70% dei reclami accogliendo le richieste del cliente; – presentino sul proprio sito web una serie di FAQ specifiche desunte dai reclami ricevuti e dal rispettivo esito (.es. in caso di reclamo per…..l’azienda riconosce….a condizione che…)
Abbiamo un area aziendale di Supporto Tecnico dedicata che usano un gestionale dedicato e le FAQ sono presenti sul sito web aziendale.
Abbiamo un area aziendale di Supporto Tecnico dedicata che usano un gestionale dedicato e le FAQ sono presenti sul sito web aziendale.
3.5 Misurazione del tasso di soddisfazione dei consumatori
tra l’80% e il 90%
Criterio: Percentuale di soddisfazione del cliente rilevata dall’impresa tramite apposite modalità di indagine (da epslicitare nella colonna dedicata alle motivazioni), come ad esempio questionari di gradimento generici o specifici (su diversi aspetti del prodotto/servizio), monitoraggio delle recensioni sui social, grado di fidelizzazione del cliente, etc.
Esempio: L’azienda X rileva a distanza di un anno dall’acquisto la soddisfazione del cliente tramite un questionario online sull’affidabilità e le prestazioni del prodotto specifico, su una scala da 1 a 5 (1 non soddisfatto, 2 poco soddisfato, 3 abbastanza soddisfatto, 4 soddisfatto, 5 molto soddisfatto). Il 75% dei clienti nell’ultimo anno ha registrato punteggi superiori a 3 (4 o 5) e quindi si è dimostrato soddisfatto o molto soddisfatto. Il punteggio è pari 3.
Motivazione: il punteggio viene fuori dalla media dell’utilizzo del gestionale e l’indagine derivante dai rinnovi contrattuali dei clienti.
4.1 Tracciabilità della catena di fornitura
superiore al 60%
Criterio: visibilità pubblica dei fornitori sul sito (o qualora non presente sulla pagina isitutuzionale social) dell’azienda, espresso in valore percentuale (rapporto tra % fornitori rispetto al totale)
Esempio: L’azienda X ha 6 fornitori. Di questi 4 appaione espressamente sul sito dell’azienda. Conseguentemente il rapporto percentuale è pari a 66,7%. Il punteggio conseguito dall’azienda X è 5.
Motivazione: All’interno del nostro sito del DIH sono presenti i nostri partner https://dih.node.coop/Progetto
4.2 Attivazione di criteri e procedure, relative alla scelta dei fornitori, basati anche sulla sostenibilità socio-ambientale
inferiore al 10%
Criterio: rapporto tra i fornitori sostenibili in materia socioambientale, rispetto al totale dei fornitori espresso in valore percentuale (fra i fornitori, solo al numeratore non devono essere presi in considerazione quelli per i quali sono state previste aste al ribasso basate solo sul prezzo minimo e senza incentivazione dei buyers basati solo sul risparmio economico)
Esempio: L’azienda X riconosce la necessità di certificazioni socioambientali e per tale ragione mappa i suoi fornitori che le hanno. Ad oggi solo 3 fornitori su 6 hanno certificazioni (3/6=50%). Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: chiediamo ai fornitori le certificazioni in possesso.
4.3 Adozione e applicazione di strumenti di monitoraggio, da parte dei propri fornitori, del grado di applicazione dei criteri di sostenibilità sociale e ambientale
Nessuna verifica di sostenibilità
Criterio: monitoraggio del rispetto, da parte dei fornitori, del proprio codice di condotta o piano per i diritti umani attraverso visite ai fornitori stessi, interviste ai manager e ai lavoratori, ma anche altri strumenti di monitoraggio e controllo quali, ad esempio autodichiarazioni, certificazioni richieste, o altre modalità adottate dall’azienda, espresso in valore percentuale (% di fornitori controllati/monitorati rispetto ai fornitori dell’azienda)
Esempio: L’azienda X adotta un codice di condotta per il monitoraggio dei suoi fornitori che prevede un’intervista annuale di controllo ai fornitori che l’hanno sottoscritto. Ad oggi 2 sono i fornitori che adottano tale procedura (2/6=33,2%). Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Nessuna verifica di sostenibilità
4.4 Patti equi e trasparenti per i pagamenti dei fornitori
Inferiore al 10%
Criterio: pagamenti in ritardo rispetto al totale dei pagamenti effettuati ai fornitori, espresso in valore percentuale
Esempio: Ad oggi l’azienda X è in ritardo su 4 pagamenti a fronte di 10 fatture ricevute. Quindi la percentuale è pari a 4/10=40%. Il punteggio è pari a 3.
Motivazione: i ritardi possono essere dovuti a ritardi del fornitore o a ritardi nella gestione contabile. La gestione contabile è esternalizzata.
4.5 Rispetto ai fornitori vengono rispettati i principi dell’approvvigionamento sostenibile per l’acquisto di prodotti grezzi o trasformati
Inferiore al 10%
Criterio: rapporto tra la spesa di materiali, strumenti e prodotti acquistati secondo requisiti certificati di sostenibilità ambientale e sociale, rispetto alla totalità della spesa degli acquisti effettuati, espresso in valore percentuale.
Esempio: Ad oggi l’azienda X ha realizzato spese in materiali/strumenti/prodotti per un importo complessivo pari a 10.000 euro. Tuttavia, di questi solo 2.000 sono riconducibili a materiali certificati sostenibili. Quindi la percentuale è pari a 2.000/10.000=20%. Il punteggio è pari a 2.
Motivazione: I regali di Natale sono solidali e sostenibili.
5.1 Misure di contrasto al cambiamento climatico e di riduzione dei consumi energetici, attraverso la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti
Non faccio un’analisi delle emissioni di gas climalteranti o la variazione è positiva
Criterio: variazione percentuale negli ultimi due anni fra il rapporto delle emissioni calcolate tramite scope 1, 2 e 3 (per le micro e le piccole aziende solo scope1, per le medie scope 1 e 2, per le grandi scope 1, 2 e3) e il fatturato.
Esempio: il valore di scope 1 e scope 2 è pari a 3256 tonnellate nell’anno t-1 e di 2756 nell’anno t. Il fatturato nel primo anno è pari a 3,9 milioni, mentre nel secondo a 4,3 milioni. Il rapporto nell’anno t-1 è pari a 3256/3900000=0,00083; nell’anno t è pari a 2756/4300000=0,00064. Quindi la variazione percentuale è pari a (0,00064-0,00083)/0,00083*100=-22,89%. Essendo tale valore inferiore a -15%, il punteggio è pari a 5.
Motivazione: Non faccio un’analisi delle emissioni di gas climalteranti o la variazione è positiva
5.2 Approccio di economia circolare attraverso una corretta gestione degli imballi, materie prime seconde, scarti e rifiuti
Non viene misurato o non è aumentato
Criterio: Somma in valore assoluto tra la riduzione percentuale dei rifiuti prodotti e l’aumento percentuale del materiale acquistato per la produzione e/o per l’erogazione dei propri servizi provenienti da processi di riciclo (interni o esterni).
Non si devono tenere in considerazione acqua, gas ed energia elettrica.
Non si devono tenere in considerazione acqua, gas ed energia elettrica.
Esempio: L’azienda X in questa annualità ha prodotto 1 tonnellata di rifiuti, mentre nell’annualità precedente tale numero ammontava a 1,1. Quindi la riduzione percentuale è pari a -((1-1,1)/1,1)*100=9%. Durante medesima annualità la percentuale di materie prime utilizzate derivanti da un processo di riciclo (plastica riciclata) è cresciuta dal 10% al 15%. Quindi la percentuale di aumento è pari a ((0,15-0,1)/0,1)*100=50%. La somma delle due percentuali è pari a 59%. Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Gestione imballaggi, scarti e rifiuti pericolosi tramite ECOF Italia srl. Raccolta differenziata tramite ECOF ITALIA srl e agevolazioni ambientali previste da AMA Spa.
5.3 Programmi di approvvigionamento da fonti rinnovabili
superiore all’81%
Criterio: Percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Esempio: Il consumo dell’azienda X di energa è pari a 1000kw. Di questi il 50% è autoprodotto tramite pannelli solari. Un ulteriore 30% proviene da fonti rinnovabili ma è acquisita tramite fornitore esterno. La percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili è pari a 80. Quindi il punteggio è pari a 4.
Motivazione: Fornitore POWER ENERGIA SOC. COOP.
Documenti probanti: power-energia.pdf
5.4 Informazione promossa dall’azienda finalizzata all’educazione dei cittadini al rispetto dell’ambiente
Informazione sull’educazione ambientale tra il 41% e il 60% dei prodotti/servizi
Criterio: presenza di informazioni e messaggi educativi sui propri prodotti e servizi, espresso in valore percentuale (ad esempio se il totale dei prodotti/servizi è 100 e l’azienda fornisce informazioni sull’educazione ambientale su 30 prodotti, il risultato è 30%)
Esempio: L’azienda X accompagna 2 dei suoi 10 prodotti con un depliant illustrativo di come il packaging di tali prodotti provenga da materie riciclate e come le stesse possano dare origine ad ulteriori processi di riciclo.
Conseguentemente il 20% dei prodotti riporta spunti di educazione ambientale. Il punteggio è 2.
Conseguentemente il 20% dei prodotti riporta spunti di educazione ambientale. Il punteggio è 2.
Motivazione: abbiamo iniziato a sensibilizzare le realtà che ci circondano con webinar informativi dedicati.
5.5 Consumo responsabile delle risorse non rinnovabili
Non viene misurato o il trend è in aumento
Criterio: Somma in valore assoluto tra le riduzioni percentuali del consumo annuo delle diverse risorse non rinnovabili (acqua, gas, petrolio e suoi derivati, carbone, combustibili fossili e nucleari, minerali terrestri e minerali metalliferi).
Esempio: L’azienda X non utilizza petrolio, carbone e combustibili fossili e nucleari. Nell’annualità passata ha consumato 10 mc di acqua e 20 mc di gas. Nell’annualità in corso tali valori sono rispettivamente diminuiti a 8 e 15. Conseguentemente il trend biennale di riduzione è pari -((8-10)/10*100)=20% e -((15-20)/20*100)=25%, quindi la riduzione complessiva è pari al 45%. Il punteggio attribuibile è 4.
Motivazione: Non viene misurato o il trend è in aumento
6.1 Apertura e confronto in relazione all’attività aziendale e alle sue ricadute con le comunità locali e i cittadini
Inferiore al 2%
Criterio: ore lavorative dedicate ad attività come ad es. incontri culturali ed iniziative dedicate al territorio, ragguagliate al monte ore mensile dei dipendenti ed espresso in valore percentuale.
Esempio: L’azienda X ha previsto contrattualmente di far dedicare 2 ore al mese per ciascun operaio ad attività di formazione professionalizzante ai ragazzi del vicino istituto tecnico superiore. Quindi le ore di volontariato sono pari a 2*15=30, che corrispondono all’1,6% (30/(120*15)*100) del monte ore. Quinidi il punteggio è pari a 2.
Motivazione: Attività di Digital Education, che ha l’obiettivo di arricchire le conoscenze digitali , con: webinar informativi, video pillole sulle tecnologie digitali, workshop e molto altro.
6.2 Dialogo costante e azioni condivise con gli stakeholder del territorio
superiore al 10
Criterio: media incontri annuali per ogni categoria di stakeholder – associazioni, istituzioni, scuole/università, altre imprese (iniziative e tavoli di lavoro)
Esempio: L’azienda X realizza un incontro mensile aperto alle associazioni del quartiere e un incontro semestrale con l’amministrazione comunale. I contatti con le scuole sono quadrimestrali. Non si registrano altre tipologie di incontri.
Quindi la media, considerati gli stakeholder riportati nel criterio, è pari a: (12+2+3+0)/4=4,25. Quindi il punteggio è pari a 3.
Quindi la media, considerati gli stakeholder riportati nel criterio, è pari a: (12+2+3+0)/4=4,25. Quindi il punteggio è pari a 3.
Motivazione: Tra i 15 e i 20 incontri tra: tavoli di lavoro, incontri dedicati con le parti interessate. Principalmente gli stakeholder sono organizzazioni legate a Confcooperative.
6.3 Partecipazione e supporto alle politiche di sviluppo del territorio, anche attraverso progetti per la valorizzazione del patrimonio della comunità locale
Tra zero e 2%
Criterio: importo destinato a progetti a supporto delle politiche di sviluppo del territorio, espresso in valore percentuale rispetto al fatturato aziendale.
Esempio: L’azienda X nell’ultima annualità ha registrato un fatturato pari a 3 milioni di euro. L’azienda destina annualmente 20.000 euro al mantenimento del decoro dell’area verde nei pressi del proprio stabilimento al fine di renderla accessibile non solo ai propri dipendenti ma anche alla popolazione locale. Quindi la percentuale per questo anno è pari a 20.000/3.000.000=0,66%. Quindi il punteggio è pari a 2.
Motivazione: facciamo donazioni ogni anno ma non in percentuale fissa sul fatturato.
6.4 Promozione e incremento dell’occupazione stabile sul territorio
tra 61% e 80%
Criterio: percentuale di lavoratori e lavoratrici assunti a tempo indeterminato e che sono domiciliati in un raggio di 15km dalla sede aziendale (legale o operativa) o nel medesimo comune sul totale dei lavoratori e lavoratrici.
Esempio: Dei 17 lavoratori (15 operai e 2 manager) che lavorano per l’azienda X, 13 sono domiciliati nel comune della sede operativa. Due dei rimanenti 4 pur non essendo domiciliati nel comune sono comunque in un raggio di 15 km (da google maps). 2 invece abitano oltre tale raggio. Conseguentemente la percentuale è pari a (13+2)/17=88%. Quindi il punteggio è pari a 5.
Motivazione: la scelta si basa sulle competenze
6.5 Collaborazione con altre imprese o soggetti del territorio per realizzare la propria mission in una logica di rete
Inferiore al 10%
Criterio: acquisti esterni, effettuati sul territorio (entro 50 km di raggio dalla sede operativa), che favoriscono le filiere locali e il non profit, espresso in valore percentuale.
Esempio: L’azienda X ha effettuato nell’annualità in corso acquisti per 800.000 euro. Di questi 500.000 sono stati fatti presso aziende fornitrici locali (all’interno di 50 km) dalla sede operativa. Quindi la percentuale è pari a 500.000/800.000*100=62%. Il punteggio è pari a 5.
Motivazione: valorizziamo e acquistiamo prodotti cooperativi ma non necessariamente nel raggio dei 50km. La nostra realtà comunque non ci permette di scegliere i fornitori dei nostri servizi nel breve raggio.
Compliance frameworks
Obiettivi di sviluppo sostenibile
47%
45%
60%
62%
45%
48%
85%
63%
56%
78%
51%
48%
40%
31%
33%
53%
54%
Benessere equo e sostenibile
60%
59%
59%
60%
59%
64%
53%
63%
59%
55%
66%
60%