
- Cooperativa Namastè - Progetto Zeropercento
- Milano (MI)
- Sito
Valutazioni
Archivio valutazioni
Altre certificazioni
Nessuna disponibileAltri marchi aziendali
Nessuno disponibileNeXt Index
Aree NeXt Index
di fornitura / 100
1.1 Trasparenza dei soci e della provenienza del capitale
• socio unico piena trasparenza, si attribuirà un punteggio pari a 5; un pdf descrive brevemente il socio ed eventuali sue controllanti o controllate o un’immagine con lo schema delle partecipazioni societarie.
• socio di maggioranza (sig. Rossi=40%), sig. Bianchi 20 %, Quadri srl 15% (100% proprietà del sig. Mario Verdi) e il resto parcellizzato tra molti soci, avrà 40+20+15= 75% di soci conosciuti e trasparenti e un punteggio pari a 5.
• due soci: LBA Spa 50% posseduta da altre società con numerosi soci a loro volta partecipati da diversi soggetti non chiaramente identificati e Dia srl con il 50% delle quote ma posseduta da persona fisica al 40%, sarà considerata trasparente per il 20% e quindi si attribuirà un punteggio pari a 2.
n
1 Teresa Scorza- Capitale versato euro 5600 (8,09%)
2 Paola Maisto- Capitale versato euro 25 (0,04%)
3 Raffaella Scorza- Capitale versato euro 500 (0,72%)
4 Roberta Cardani- Capitale versato euro 500 (0,72%)
5 Federica Didonna- Capitale versato euro 25 (0,04%)
6 Chiaraluna Tagliacarne- Capitale versato euro 25 (0,04%)
7 Margherita Del Castillo- Capitale versato euro 25 (0,04%)
8 Paola Ceresoli – Capitale versato euro 25 (0,04%)
9 Fondazione OPES LCEF- Capitale versato euro 35000 (50,56%). Socio Sovventore
10 Fondazione Sociale Venture Giordano Dell’Amore- Capitale versato euro 27500 (39,73%) – Socio Sovventore
Totale capitale i.v 69225euro
1.2 Cultura e sistemi di contrasto all’illegalità e alla corruzione
• Successivamente indicare nel documento da allegare quanti fornitori sono stati identificati/ quanti sono stati controllati riparametrando a 100 il numero dei fornitori e dei controlli (numero controlli/numero fornitori X100;) si ottiene così una percentuale da utilizzare per attribuirsi il punteggio. Se effettuo i controlli su tutti e 8 avrò il 100% di fornitori controllati e un punteggio pari a 5, se ne controllo 5 (5/8X100=62,5) è il 62% con un punteggio pari a 4, se ne controllo 2 (2/8X100=25) è il 25% e avrò un punteggio pari a 2.
1.3 Strategia di direzione e gestione attenta ai diversi portatori d’interesse/stakeholder
L’impresa deve caratterizzarsi per la capacità di servire il bene comune della società mediante la produzione di beni e servizi utili. Cercando di produrre beni e servizi in una logica di efficienza e di soddisfacimento degli interessi dei diversi soggetti implicati, essa crea ricchezza per tutta la società: non solo per i proprietari, ma anche per gli altri soggetti interessati alla sua attività
Lato clienti invece, sia per i privati che per le aziende, abbiamo il sistema delle recensioni online e dei questionari inviati ad hoc per chiedere il livello di soddisfazione dei servizi che eroghiamo
Per i soci invece organizziamo riunioni periodiche di monitoraggio degli obiettivi, dei risultati e del proprio lavoro
1.4 Partecipazione e collaborazione dei lavoratori alle scelte strategiche dell’azienda
Compendio DSC 340: L’impresa deve essere una comunità solidale non chiusa negli interessi corporativi (Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 43: AAS 83 (1991) 846-848.)
Compendio DSC 344: Gli imprenditori e i dirigenti non possono tener conto esclusivamente dell’obiettivo economico dell’impresa, dei criteri dell’efficienza economica, delle esigenze della cura del « capitale » come insieme di mezzi di produzione: è loro preciso dovere anche il concreto rispetto della dignità umana dei lavoratori che operano nell’impresa.719 Questi ultimi costituiscono « il patrimonio più prezioso dell’azienda »,720 il fattore decisivo della produzione.721 Nelle grandi decisioni strategiche e finanziarie, di acquisto o di vendita, di ridimensionamento o chiusura di impianti, nella politica delle fusioni, non ci si può limitare esclusivamente a criteri di natura finanziaria o commerciale.
• tipologie di scelte strategiche condivise e modalità (es. politiche di qualità e del personale, modifiche organizzative; in assemblee lavoratori periodiche o invito di delegati a CdA, riunioni Direzione …)
• quante occasioni di consultazione/partecipazione realizzate riparametrando a 100 il numero ottenuto (es. numero consultazioni/numero incontri strategici nell’anno X 100)
Es.: le decisioni strategiche vengono prese dal CdA riunitosi 15 volte nell’anno. L’azienda ha condiviso a inizio anno e per l’approvazione bilancio OdG e documenti preparatori e chiesto osservazioni e proposte al Delegato, invitato ai due incontri: la formula sarà: 2/15 X100 = 13, pari a 4 punti
Ogni settimana invece c’è la riunione dei coordinatori della cooperativa per decidere invece le decisioni più operative.
Una volta ogni 3 mesi invece ci riuniamo come soci persone fisiche per organizzare il lavoro dei mesi successivi
1.5 Differenziale tra la retribuzione minima e massima all’interno dell’azienda
2.1 Clima di lavoro collaborativo, partecipato e solidale
Compendio DSC 340: L’impresa deve essere una comunità solidale (Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 43: AAS 83 (1991) 846-848.) non chiusa negli interessi corporativi, tendere ad un’«ecologia sociale» (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus, 38: AAS 83 (1991) 841.) 3 del lavoro, e contribuire al bene comune
Compendio 306: La dottrina sociale insegna che i rapporti all’interno del mondo del lavoro vanno improntati alla collaborazione: l’odio e la lotta per eliminare l’altro costituiscono metodi del tutto inaccettabili, anche perché, in ogni sistema sociale, sono indispensabili al processo di produzione tanto il lavoro quanto il capitale.
• Indicare le modalità di rilevazione del gradimento e come viene definito il massimo livello di soddisfazione dei dipendenti:
◦ valore medio delle risposte sulla soddisfazione del personale in tutte le domande riparametrato a 100;
◦ percentuale di dipendenti che si reputano soddisfatti dei vari aspetti analizzati (es. almeno “buono” in una scala: insufficiente/sufficiente/buono/ottimo);
• Il documento descrittivo delle attività di rilevazione del gradimento effettuate verrà allegato come documentazione probante.
La partecipazione alle riunioni è elevata e l’assenza da lavoro è quasi pari a zero
2.2 Rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso la remunerazione equa (in relazione a orario, funzioni svolte e responsabilità assegnate)
Compendio DSC 302: La remunerazione è lo strumento più importante per realizzare la giustizia nei rapporti di lavoro.659 Il «giusto salario è il frutto legittimo del lavoro»; 660 commette grave ingiustizia chi lo rifiuta o non lo dà a tempo debito e in equa proporzione al lavoro svolto (cfr. Lv 19,13; Dt 24,14-15; Gc 5,4). Il salario è lo strumento che permette al lavoratore di accedere ai beni della terra: « il lavoro va ricompensato in misura tale da garantire all’uomo la possibilità di disporre dignitosamente la vita materiale, sociale, culturale e spirituale sua e dei suoi, in relazione ai compiti e al rendimento di ognuno, alle condizioni dell’azienda e al bene comune ».661 Il semplice accordo tra lavoratore e datore di lavoro circa l’entità della remunerazione non basta per qualificare « giusta » la remunerazione concordata, perché essa « non deve essere inferiore al sostentamento »662 del lavoratore: la giustizia naturale è anteriore e superiore alla libertà del contratto.
Caritas in Veritate: I poveri in molti casi sono il risultato della violazione della dignità del lavoro umano, sia perché ne vengono limitate le possibilità (disoccupazione, sotto-occupazione), sia perché vengono svalutati « i diritti che da esso scaturiscono, specialmente il diritto al giusto salario, alla sicurezza della persona del lavoratore e della sua famiglia » [143]. Già Giovanni Paolo II, in occasione del Giubileo dei Lavoratori, lanciò un appello per « una coalizione mondiale in favore del lavoro decente» [144], incoraggiando la strategia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro. In tal modo, conferiva un forte riscontro morale a questo obiettivo, quale aspirazione delle famiglie in tutti i Paesi del mondo.
2.3 Dialogo con la rappresentanza organizzata delle lavoratrici e dei lavoratori in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
• Successivamente indicare nel documento da allegare quante occasioni di consultazione/informazione sono state realizzate riparametrando a 100 il numero ottenuto (es. n° consultazioni/aspetti analizzati in materia SSL; n° decisioni condivise/decisioni prese in materia SSL; n° modifiche documentali/documenti in materia SSL, nell’anno X 100) si ottiene così una percentuale da utilizzare per attribuirsi il punteggio.
• Il documento descrittivo delle attività di condivisione va allegato come documentazione probante.
2.4 Sistema di conciliazione dei tempi di vita/lavoro (opportunità di genere, lavoro agile, ecc.)
Compendio DSC 345: La dottrina sociale insiste sulla necessità che l’imprenditore e il dirigente si impegnino a strutturare l’attività lavorativa nelle loro aziende in modo da favorire la famiglia, specialmente le madri di famiglia nello svolgimento dei loro compiti; 722 Compendio Cfr. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Laborem exercens, 19: AAS 73 (1981) 625-629.
raramente ci sono straordinari o ore lavorate in più, si chiede di rispettare il proprio orario di lavoro
2.5 Sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori, con riconoscimento delle competenze e delle esperienze personali, tramite formazione e apprendimento permanente
Compendio DSC 338: L’obiettivo dell’impresa deve essere realizzato in termini e con criteri economici, ma non devono essere trascurati gli autentici valori che permettono lo sviluppo concreto della persona e della società. In questa visione personalista e comunitaria, «l’azienda non può essere considerata solo come una “società di capitali”; essa, al tempo stesso, è una “società di persone”, di cui entrano a far parte in modo diverso e con specifiche responsabilità sia coloro che forniscono il capitale necessario per la sua attività, sia coloro che vi collaborano col loro lavoro»
3.1 Strumenti di ascolto, dialogo e relazione con i clienti e/o consumatori finali, per comprendere e aumentare la loro soddisfazione, nel rispetto degli altri stakeholders (facilitando il dialogo anche attraverso i canali Web 2.0, i media tradizionali, ecc.)
3.2 Informazione completa e documentata ai clienti sulla sostenibilità sociale e ambientale dei prodotti/servizi e dei processi produttivi
3.3 Valorizzazione dei clienti quale stimolo per l’innovazione, partnership con i clienti e co-progettazione di prodotti e servizi
3.4 Modalità efficaci di gestione e risoluzione dei reclami, garantendo una adeguata gestione delle tempistiche di risposta e del grado di soddisfazione
3.5 Misurazione del tasso di soddisfazione dei consumatori
• Indicare le modalità di rilevazione del gradimento e come viene definito il massimo livello di soddisfazione dei dipendenti.
• Il documento descrittivo delle attività di rilevazione del gradimento effettuate verrà allegato come documentazione probante, indicando l’eventuale link al sistema di rilevazione.
4.1 Tracciabilità della catena di fornitura
Ad esempio nel documento:
• andrà innanzitutto indicato l’elenco completo o la numerosità e tipologia dei propri fornitori di beni e servizi come verificabile dalla contabilità passiva,
• quindi inserito il link alla pagina/alle pagine dove sono indicati i fornitori sul sito aziendale, infine calcolata la percentuale di fornitori resi trasparenti sul sito tramite la formula (percentuale che consente di attribuirsi il punteggio): fornitori pubblicati/fornitori registrati in contabilità*100
4.2 Attivazione di criteri e procedure, relative alla scelta dei fornitori, basati anche sulla sostenibilità socio-ambientale
• andranno innanzitutto indicati gli indicatori di sostenibilità prescelti in base alla tipologia dei propri fornitori di beni e servizi,
• quindi calcolata la percentuale di fornitori scelti anche in base alla sostenibilità tramite la formula: fornitori scelti con indicatori di sostenibilità/fornitori totali*100 (percentuale che consente di attribuirsi il punteggio).
4.3 Adozione e applicazione di strumenti di monitoraggio, da parte dei propri fornitori, del grado di applicazione dei criteri di sostenibilità sociale e ambientale
4.4 Patti equi e trasparenti per i pagamenti dei fornitori (ad es. contratti di lunga durata, prefinanziamento della produzione, non esclusività di contratto, formazione continua, ecc.)
4.5 Rispetto ai fornitori vengono rispettati i principi dell’approvvigionamento sostenibile per l’acquisto di prodotti grezzi o trasformati
5.1 Misure di contrasto al cambiamento climatico e di riduzione dei consumi energetici, attraverso la riduzione di emissioni inquinanti e climalteranti
Per determinare la carbon footprint di un prodotto le aziende possono contare sulla norma internazionale ISO 14067. Entrata in vigore il 20 agosto 2018 in sostituzione di altre norme precedenti, questa si definisce norma pur non essendo una regola obbligatoria.
Per gli standard fare riferimento a: https://www.carbonfootprint.com/cfpstandard.html
Sono disponibili diversi strumenti per il calcolo dell’impatto ecologico dell’organizzazione, ad es. su https://ghgprotocol.org/calculation-tools
Monitoriamo costantemente le attrezzature per evitare perdite
5.2 Approccio di economia circolare attraverso una corretta gestione degli imballi, materie prime seconde, scarti e rifiuti
Nei documenti probanti descrivere modalità di conferimento o riutilizzo dei rifiuti differenziati e/o riusati.
5.3 Programmi di approvvigionamento da fonti rinnovabili
L.S. 165. Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas –, deve essere sostituita progressivamente e senza indugio.
Una formula è, ad es. Kw prodotti da rinnovabili acquistati/Kw tot acquistati X100
5.4 Informazione promossa dall’azienda finalizzata all’educazione dei cittadini al rispetto dell’ambiente
Ogni giorno formiamo i nostri clienti sulla spesa consapevole e sostenibile
5.5 Consumo responsabile delle risorse energetiche
DSC 8 Laudato Si’: 27. Altri indicatori della situazione attuale sono legati all’esaurimento delle risorse naturali. Conosciamo bene l’impossibilità di sostenere l’attuale livello di consumo dei Paesi più sviluppati e dei settori più ricchi delle società, dove l’abitudine di sprecare e buttare via raggiunge livelli inauditi. Già si sono superati certi limiti massimi di sfruttamento del pianeta, senza che sia stato risolto il problema della povertà.
6.1 Apertura e confronto, in relazione all’attività aziendale e alle sue ricadute, con le comunità locali e i cittadini
Ogni lunedi le botteghe diventano inoltre silenziose per accogliere persone autistiche e con bisogni sensoriali speciali
6.2 Dialogo costante e azioni condivise con gli stakeholder del territorio (istituzioni locali, associazioni e altri portatori di interesse)
• Successivamente occorre indicare nel documento da allegare quante occasioni di incontro sono state realizzate: es. 3 incontri amministratori locali + 2 incontri con i cittadini in occasione + 3 incontri con associazionismo locale; si ottiene così il numero di incontri da utilizzare per attribuirsi il punteggio, in questo caso 2,5 incontri per stakeholder= 3 punti.
6.3 Partecipazione e supporto alle politiche di sviluppo del territorio, anche attraverso progetti per la valorizzazione del patrimonio della comunità locale
Es. utile dell’anno 120.000€; sponsorizzazione del restauro del teatro cittadino = 15.000€
Percentuale 12,5% pari a 4 punti.
6.4 Promozione e incremento dell’occupazione stabile sul territorio
6.5 Collaborazione con altre imprese o soggetti del territorio per realizzare la propria mission in logica di rete
Ulteriori partnership sono con le aziende clienti con cui dialoghiamo per inserire nel mondo del lavoro persone con disabilità